Da quel 9 aprile del 2009 siamo tutti un po’ diversi. L’Italia ha tremato per un tempo infinito, il cuore del Belpaese è stato dilaniato dal terremoto e, da quel momento, sembra essere iniziata una nuova pagina per la nostra terra. È da 9 anni che l’Italia trema quasi ininterrottamente, a voler tornare indietro anche da prima, se si considera il terremoto del Molise del 2002. In questi momenti, l’Italia si dimostra più unita che mai e il nostro grande senso di appartenenza e di solidarietà ci fa sentire ancora un grande popolo. Gli anni passano, l’Italia non smette di tremare e gli italiani non finiscono mai di tendersi una mano: l’ultimo esempio in ordine di tempo è la pizza solidale, che ho un immenso piacere a raccontare perché il fine di questo piatto è davvero ammirevole.
Spicchi Solidali, la pizza di Sorbillo per il terremoto
Le iniziative che nascono per aiutare la ricostruzione e la rinascita dei centri terremotati sono molto numerose. Tutti ricordiamo senz’altro l’Amatriciana solidale, l’iniziativa mondiale nata allo scopo di supportare Amatrice e i centri colpiti dal sisma dell’agosto 2016. Su quella scia, con modalità simili, è nata Spicchi Solidali, una pizza italiana DOC d’eccellenza che vuole contribuire alla rinascita del centro Italia, negli ultimi due anni devastato da una lunga scia di terremoti che non sembra volersi fermare.
La proposta per la sua realizzazione è arrivata direttamente dall’Unione Pizzaiuoli Tradizionali e ha trovato in Luciano Sorbillo, uno dei grandi maestri della pizza napoletana, il suo primo promotore. L’idea nasce dalla volontà di voler dare un aiuto concreto alle zone colpite dal sisma, che adesso devono rialzarsi e far ripartire l’economia. Il nostro Paese è noto per la sua grandissima varietà di prodotti d’eccellenza che tutto il mondo ci invidia, molti dei quali provengono proprio da quei paesi messi in ginocchio dal sisma. Spicchi Solidali è una pizza dedicata a ciascuna delle 5 regioni che hanno subito maggiori danni dai terremoti degli ultimi anni: Abruzzo, Umbria, Lazio, Marche, Campania sono rappresentate in questa pizza, ciascuna con un suo spicchio. Ognuna di queste parti viene farcita con prodotti tipici locali DOC per dare vita a una pizza italiana d’eccellenza unica, dal gusto impareggiabile. Dalla mozzarella di bufala campana alle lenticchie di Castelluccio di Norcia, dai carciofi alla Giudia ai cirimboli marchigiani, in questa pizza d’autore si ritrova l’essenza dell’Italia vera che ha voglia di ripartire e di continuare a esportare nel mondo le sue bontà.
Per la realizzazione della pizza Spicchi Solidali, ciascuna regione ha messo a disposizione dell’Unione Pizzaiuoli Tradizionali uno dei suoi migliori professionisti del settore e il risultato è stato a dir poco straordinario.
Spicchi Solidali: ingredienti della pizza DOC d’autore
5 spicchi, 5 gusti: ogni parte della pizza Spicchi Solidali ha una propria (fortissima) personalità, solo apparentemente dissociata dalle altre. Infatti, sebbene ogni regione abbia realizzato il suo spicchio utilizzando esclusivamente le materie prime locali più rappresentative, è vero anche che nel suo complesso la pizza solidale di Sorbillo denota un equilibrio molto interessante, quasi insperato, che potrebbe anche farla considerare una pizza gourmet. Siamo un Paese di esigenti per quanto riguarda le varietà di pizza, ma questa sicuramente sa mettere d’accordo tutti.
Entrando nello specifico di ogni spicchio, è giusto partire con quello dedicato alla Campania. Ovviamente, le mani che l’hanno ideato sono quelle di Luciano Sorbillo, uno degli esponenti di maggior rilievo dell’arte dei pizzaiuoli napoletani. E quale abbinamento di sapori potrebbe essere più rappresentativo per la terra del Vesuvio, se non quello costituito da: pomodori San Marzano DOP, mozzarella di bufala DOP, olio EVO e basilico. Una vera squisitezza che porta in Spicchi Solidali tutta la solarità e la bontà della tradizione napoletana nella pizza.
Per il Lazio, lo spicchio è stato ideato da Domenico Caserta, che ha avuto l’arduo compito di coniugare le eccellenze di questo vasto territorio affinché fosse rappresentativo della sua più autentica identità. Per fare questo ha unito una base di puntarelle romane (una particolare specie di cicoria, la catalogna) con i carciofi alla Giudia (preparazione tradizionale giudaico-romana, sostanzialmente una particolare frittura), guanciale amatriciano PAT, pecorino romano DOP. Il gusto intenso e avvolgente richiama la lunghissima storia di questa regione.
Per l’Abruzzo sono stati incaricati Rudi e Stefania Cioci, che hanno pensato a uno spicchio particolarmente saporito ma al contempo delicato per rappresentare la loro regione. In questa preparazione d’eccellenza, la mozzarella del Gran Sasso d’Italia, prodotta esclusivamente all’interno dell’omonimo Parco Nazionale si sposa alla perfezione con la ricotta di pecora grattugiata e il tutto viene ulteriormente insaporito con l’utilizzo di spezie e aromi quali lo zafferano di Navelli DOP, il timo e la maggiorana raccolti in alta quota nella Majella.
L’Umbria, invece, ha affidato il suo Spicchio Solidale a Daniele Carrubba, che ha scelto di utilizzare esclusivamente i prodotti norcini. Norcia è uno dei centri che ha subito i maggiori danni durante gli ultimi terremoti, che hanno completamente devastato la meravigliosa cittadina ricca di storia ma anche di cultura alimentare. A tal proposito, per questa regione sono state utilizzate le lenticchie IGP di Castelluccio di Norcia, la salsiccia e il tartufo nero di Norcia, per un risultato dal sapore molto deciso e inebriante.
Le Marche negli Spicchi Solidali si sono affidate a Ciro Farella, uno dei pizzaiolo più apprezzati dell’anconetano, che dopo una ricerca approfondita ha scelto di rappresentare la sua terra realizzando uno spicchio farcito con ciarimboli dell’Esino salume realizzato con grasso essiccato prelevato dall’intestino del maiale, carciofi di Jesi e pecorino stagionato all’interno delle foglie di noce con olio di Raggia IGP.
Spicchi Solidali: dove mangiare la pizza gourmet solidale
In occasione della presentazione dell’iniziativa, il presidente dell’Unione Pizzaiuoli Tradizionali ha fatto sapere che la pizza Spicchi Solidali potrà essere degustata nelle pizzerie dei pizzaioli che hanno partecipato alla sua realizzazione:
- Pizz a’ Street – Vico Acitillo, 33a/35 (Napoli, quartiere Vomero)
- Pizzeria Positano – Via delle Isole del Capo Verde, 273 (Roma, frazione Ostia Lido)
- Piccola Rosburgo – Via Nazionale, 93 (Roseto degli Abruzzi, Teramo)
- Il Buon Dolce – Via Guido Rossa, 31 (Perugia)
- La Lanterna da Ciro – Via Montelatiere, 10A (San Marcello, Ancona)
Questa è solo la prima fase dell’iniziativa, perché vista la finalità benefica del progetto è in programma un’estensione su scala nazionale e internazionale. Infatti, una parte del ricavato della vendita di queste pizze sarà devoluto all’Associazione Alfa Fenice, che è anche l’ente da contattare nel caso in cui qualche pizzeria volesse prender parte a Spicchi Solidali.
Qualcuno, infine, potrebbe avere qualcosa da ridire sul prezzo: è vero che la pizza Spicchi Solidali ha un costo maggiore rispetto a qualsiasi altra (12€) ma è anche vero che 2 euro andranno devoluti all’Associazione Alfa Fenice. Del resto, stiamo parlando di una vera pizza gourmet realizzata con materie prime di primissima scelta, il cui costo base è molto elevato. Ma in ogni caso, a prescindere da questo, la pizza Spicchi Solidali è un atto di beneficenza, non credete?