L’altro giorno facevo un po’ di rassegna stampa online e sono stato attratto da una notizia a dir poco particolare, originariamente pubblicata dal quotidiano inglese The Independent e ripresa da diversi siti in Italia. Mentre gustavo il mio bel caffè caldo, ho letto che una nutrizionista statunitense ha trovato la ricetta per la colazione perfetta. Ero già pronto a vantarmi di essere un salutista della prima ora, visto che per me il caffè alla mattina, magari con un buon pezzo di pane e olio, è una specie di rituale che pratico da tempo immemore e che considero la vera essenza di una colazione perfetta, quando per poco non mi strozzo con l’ultimo sorso. Secondo Chelsey Amer, una nutrizionista certificata e qualificata che pare essere una vera istituzione al di là dell’oceano, la vera colazione ideale non è quella composta da latte e cereali o da cornetto e cappuccino ma, bensì, dalla pizza. Potete immaginare la mia sorpresa nel leggere una news simile ma, come sempre faccio, non mi sono fermato al titolone del sito che riprendeva la notizia e ho cercato di capirne di più, analizzando quali potessero essere i principi che hanno spinto la dottoressa ad una simile affermazione a cui io, onestamente, non ero pronto. Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo provato l’ebbrezza di fare colazione alla mattina con una fetta di pizza avanzata dal giorno prima, sentendoci anche dei veri trasgressori, ma quanti di noi in quel momento pensavano che si trattasse, invece, di una abitudine sana e genuina? Io, onestamente, no.
La pizza a colazione va contro ogni abitudine ed ogni consuetudine della nostra tradizione ma non per questo dev’essere bandita a prescindere, anzi, vediamo insieme quali sono le ragioni della nutrizionista e perché la sua potrebbe non essere un’affermazione shock.
Per arrivare ad una conclusione del genere, Chelsey Amer ha effettuato degli esperimenti scientifici, mettendo a confronto un trancio di pizza ed un bicchiere di latte con i cereali, tipica colazione americana considerata, fino a questo momento, migliore rispetto alle altre.
Dal punto di vista nutrizionale, la dottoressa Amer ha riscontrato un apporto di proteine maggiore da parte del trancio di pizza, che però mantiene lo stesso identico apporto calorico rispetto al latte con i biscotti. Da un punto di vista nutrizionale, questa considerazione può avere i suoi benefici se consideriamo il funzionamento del metabolismo del nostro organismo. Le proteine, infatti, sono elementi che conferiscono un elevato grado di sazietà per tutta la mattinata e consentono di arrivare tranquillamente all’ora di pranzo senza avvertire il senso di fame che ci costringe, spesso, a ricorrere a spuntini improvvisati non particolarmente genuini (patatine, snack ecc.). Inoltre, Chelsey Amer ha preso in considerazione anche l’apporto di zuccheri delle due colazioni, rilevandoli (ovviamente) in quantità maggiore nei biscotti piuttosto che nella pizza, che di contro ha un apporto di carboidrati senz’altro superiore. La considerazione della pizza a colazione come alimento sano va fatta, però, contestualizzando il suo apporto nutrizionale nell’arco dell’intera giornata ma, soprattutto, considerando la sua composizione; andiamo quindi con ordine e cerchiamo di capire quali possono essere i vantaggi del mangiare la pizza a colazione.
Dopo aver letto la notizia dello studio condotto dalla dottoressa Chelsey Amer, ho fatto io stesso qualche ricerca sul web e ho scoperto che la dieta con pizza a colazione, in realtà, non è una novità assoluta ma sono già numerosi i nutrizionisti che la propongono all’interno di un piano alimentare specifico. Se ci soffermiamo ad un piano biologico, l’assunzione dei carboidrati e delle proteine al mattino entro le 10 è ottimale per il nostro organismo, che in questo modo ha tutto il tempo per assorbirli completamente durante il corso della giornata. Ovviamente, tutti gli altri pasti devono essere a basso contenuto di carboidrati e proteine per fare in modo che la gioia di mangiare la pizza per colazione non si tramuti nella disperazione di un balzo in avanti dei grassi accumulati nel nostro corpo. Questa è la risposta a chi dice che la pizza a colazione fa ingrassare: quest’affermazione sarebbe vera se tutti gli altri pasti fossero a base di proteine e carboidrati ma in una dieta equilibrata in cui viene inserita la pizza a colazione tutti gli altri pasti vengono giustamente ricalibrati per apportare il giusto contributo nutrizionale.
Il rapporto della nutrizionista, dal punto di vista biochimico, è assolutamente condivisibile e corretto ma ovviamente, come esperto di pizza, voglio aggiungere qualche mia personalissima considerazione alla sua ricerca, perché ci sono alcune precisazioni da fare di cui è importante prendere atto prima di iniziare a sostituire il caffellatte mattutino e i biscotti con la pizza salsiccia e friarielli del giorno precedente.
Sebbene un trancio di pizza di medie dimensioni, per quanto unto possa essere, può essere considerata una colazione adeguata, ci tengo a fare alcune distinzioni che derivano dai miei studi e dalle mie personalissime ricerche. Quando ha parlato di mangiare la pizza a colazione, ovviamente, la dottoressa non si riferiva a quelle pizze grondanti di salumi e di formaggio che tanto ci piacciono ma, presumibilmente, a preparazioni più leggere e genuine, magari con condimento di verdure. Tutti i condimenti della pizza contenenti alti livello di grassi saturi, come possono essere il salame o la salsiccia, il wurstel e i formaggi fusi, vanno ad accrescere il livello di lipidi nel nostro sangue e, anche se mangiati al mattino, non possono certo essere considerati un alimento sano. Poi, se vogliamo dire che sarebbe ipoteticamente preferibile mangiare queste pizze al mattino piuttosto che alla sera, possiamo essere d’accordo, ma chi vuole seguire una dieta con pizza a colazione per dimagrire, deve necessariamente optare per altri prodotti.
Al netto dei condimenti più saporiti e sfiziosi, di cui tutti conosciamo pregi e difetti e a cui dovremmo essere in grado di resistere per ridurre il grasso in vista della prova costume, possiamo tenere basso il livello dei grassi, degli zuccheri (amidi) e del colesterolo scegliendo pizze realizzate con impasti alternativi a quelli di farina di frumento. La farina 0 e 00 che viene comunemente impiegata per la realizzazione dell’impasto della pizza, infatti, è particolarmente ricca di zuccheri, che derivano dagli amidi naturalmente presenti in queste composizioni. Perché introdurli in dosi massicce se possiamo ridurli? Appunto, perché? Possiamo tranquillamente utilizzare farine alternative amiche del nostro corpo e della nostra salute, fedeli alleate del nostro viaggio nel benessere. Secondo me, per esempio, chi sceglie di iniziare la dieta con pizza a colazione può optare per prodotti a base di farina di canapa: questo prodotto garantisce un apporto proteico nettamente superiore rispetto a quello di una pizza di frumento, perché l’amido è praticamente assente da questo impasto. Ciò comporta anche un apporto calorico inferiore. Se poi consideriamo il fatto che la farina di kamut contiene tutti e 8 gli aminoacidi essenziali e che è ricca di acidi grassi e fibre, non è poi così strano pensare che una pizza con queste caratteristiche possa essere considerata come una colazione d’eccellenza. Anche la pizza con farina integrale o ai 7 cereali, per non parlare di quella di riso, possono essere utilizzate in una dieta particolare che preveda la pizza a colazione, senza sentirsi in colpa per tutto il giorno. Ovviamente, tutti i colleghi della nutrizionista americana concordano con la sua ricerca, mettendo soprattutto in luce come la maggior parte delle persone che mangiano la pizza a colazione non stiano attente alla sua composizione e si limitino a consumare gli avanzi della pizza fredda a colazione, avanzata dal giorno precedente, che solitamente è ricchissima di grassi. Non mi sento nemmeno di dare torto ha chi ha sollevato questa obiezione, soprattutto considerando il mercato americano ed europeo delle pizze, che a differenza delle nostre sono molto più caloriche e condite con ingredienti di qualità quantomeno discutibile, quindi ricchissime di grassi saturi.
Traendo le conclusioni sulla ricerca effettuata dalla dottoressa Chelsey Amer, considerando anche le obiezioni sollevate, io non faccio parte di tutti quelli che si sono indignati nel leggere le sue parole, anzi. Prima di parlare e di scandalizzarsi per un lavoro che ha oggettivamente delle basi scientifiche, infatti, bisognerebbe provare a capire da dove nascono certe affermazioni e quali possono essere i vantaggi o le conseguenze negative di un comportamento alimentare di questo tipo. Ovviamente, le mie considerazioni si basano sulla pizza a colazione intesa come alimento sano, quindi preparata con ingredienti qualitativamente eccellenti ed equilibrati. Se la dieta con pizza a colazione viene realizzata in modo equilibrato può essere un valido aiuto per ritrovare la linea: ci si concede uno sfizio al mattino e si fa qualche sacrificio durante la giornata, ma a qualcosa bisognerà pur rinunciare per essere in forma, no?